Sviluppo base

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Uno sviluppo base in SAGE consiste molto sinteticamente nel creare una tabella, poi l'oggetto, poi le videate, ed infine una finestra.

NB: MAI creare tabelle direttamente via sql. MAI.

Questi sono le conoscenze di base e i passi da fare:

  1. Creare Codice attività in ambiente di produzione, DOPO crearlo uguale in ambiente di sviluppo
  2. Nome tabella lungo a piacere con Y all’inizio;
  3. Il codice breve del nome tabella è il suo codice IDENTIFICATIVO, deve iniziare per Y; nei programmi ci si riferisce scrivendo F:XXX (esempio YCE); attenzione: le viste logiche contano come le tabelle, pertanto il codice breve di una tabella non può essere uguale a quello di una vista
  4. Mettere Codice Attività sulla tabella, o su TUTTI i campi Y* e in ogni posto possibile
  5. Davanti ai nomi dei campi mettere sempre Y, a meno che non siano campi, in tabelle che iniziano per Y, collegati ad altre tabelle già esistenti
  6. Nomi dei campi massimo di 10 caratteri (anche se il max è 12, in certi casi il nome viene tagliato)
  7. Per gestire i log utente di creazione/modifica i campi sono predefiniti (senza Y davanti) e gestiti in automatico:
    CRE + DAT/USR/TIM/STP con tipo D/A/L/ASP (il timestamp se serve)
    UPD + … (esempio CREUSR con tipo A)
  8. Campo tipo ADI: tasto destro -> parametri inserire numero tabella (i campi in verde richiedono dei parametri)
  9. Indice tabella: nome breve tabella più un numero da 0 in poi (es YCE0); il PRIMO indice deve essere un indice chiave (senza omonimi), di solito è quello con lo 0; mettere codice attività. Da programma si usa poi per andare a leggere una tabella in questo modo: READ[ F:YCE:YCE0]
  10. Tabella:
    descrizione e desc.breve: inserire campo che verrà poi visualizzato in automatico (YDES e YDES1)
    aggiunta campo sito (STO FCY): ragionare sempre per capire se il dato va gestito per sito (campo che andrebbe poi indicato sul campo sito dell'oggetto)
    rivalidazione: quella forzata ricrea gli indici, ATTENZIONE: bisogna averne l’uso esclusivo.
    Reset: in caso di reset del dossier azzera la tabella (la svuota, come il pulsante azzera!)
  11. OGGETTO: lega tabella (o più tabelle in caso di testata-dettaglio), finestre (da cui videate), l’F12 e la ricerca di base; se vengono rispettate le convenzioni crea in automatico la GESXXX (es GESYCE), cioè la funzione che “lancia” l’oggetto: con F7 la si può lanciare a mano; oppure la si può inserire in un menù (basta pubblicare la funzione dandogli il menù padre e un titolo) o richiamata da un bottone.
  12. OGGETTO: tab SELEZIONE:
    Opzioni (sopra): serve per avere dei filtri automatici in campi videata
    sotto: selezione di default (indice usato più campi visualizzati con F12 e in pannello a sinistra)
    E’ possibile impostare un’opzione di ricerca di default
  13. OGGETTO, Ambiente: serve per collegare in join delle tabelle (nell’import va definito videate + tabella, perché simula un inserimento manuale)
  14. Menù funzione: GES+obj creata in automatico (dopo la validazione); a sua volta chiama l’azione GOBJET (=Gestisci Oggetti Base); ci sono tanti tipi di azioni utilizzabili (Modello = tipo di comando)
  1. FINESTRA: nome O+obj (esempio OYCE)
    mettere codice attività
    Dare sempre Validazione GLOBALE
  2. VIDEATE: nome obj+0,1,2…; 0 in genere è la testata
    come nome dei programmi togliere il numero finale
    programma X3: SUB+obj (ultimo ad essere eseguito)
    programma ITA: SPV+obj (verticale ITALIA; secondo ad essere eseguito)
    programma AZIENDA FINALE: SPE+obj (primo ad essere eseguito)
  3. VIDEATE, campi:
    Modulo = numero caratteri visualizzati
    Dopo aver importato una PATCH rivalidare l’oggetto. Se ci sono pochi oggetti creati invece di una patch conviene fare COPIA da dossier all’altro e rivalidare a mano: è più veloce.